Protesi dentaria: facciamo ponte?!
Un ponte è un dispositivo protesico destinato a sostituire uno o più elementi dentali mancanti sfruttando l’appoggio offerto dalle corone naturali, detti pilastri. Le varie componenti protesi possono essere connettori fissi, quando gli elementi vengono fusi insieme o saldati, oppure connettori mobili, quando viene consentita una certa mobilità ai movimenti. La ritenzione è la porzione di ponte che unisce l’elemento dentale pilastro della travata (porzione intermedia sostitutiva).
La preparazione di una protesi a ponte deve essere effettuata a livello di tutte le porzioni interessate alla protesizzazione, per far ciò possiamo distinguere le preparazioni in:
· Prima impronta: si prende un’impronta di entrambe le arcate per avere una visione d’insieme di tutti gli elementi dentali.
· Preparazioni dei pilastri: i pilastri possono essere preparati nella zona che interessa l’ancoraggio della protesi. È necessario ricercare un maggiore effetto ritentivo degli ancoraggi poiché i denti pilastro dovranno sopportare anche i carichi masticatori. Inoltre è necessario effettuare una valutazione dello stato dei tessuti di sostegno e quindi verificare se la gengiva aderente è sufficientemente adatta. I procedimenti per verificare se una gengiva è sana o meno possono essere:
o Curettaggio subgengivale: consiste dapprima nella detartrasi e successivamente nella levigatura della radice.
o Gengivectomia: si ricorre se le tasche sono accompagnate da infiammazioni gengivali, se vi è la perdita del tessuto interprossimale o se vi sono margini gengivali inspessiti.
o Chirurgia mucogengivale: in questo caso sono presenti attacchi anomali del frenulo o plica mucovestibolare poco profonda.
o Chirurgia ossea: è necessaria in caso di margine osseo inspessito, perdita del tessuto osseo con formazione di cratere oppure spigoli acuti e sporgenza dell’osso.
· Posizionamento del provvisorio: una volta preparati gli elementi pilastri vengono posizionati i provvisori che riproducono l’aspetto della protesi definitiva ma in un materiale differente, in genere resina, e dal colore standard.
· Seconda impronta: viene presa una seconda impronta per riprodurre fedelmente la forma degli elementi pilastro e i rapporti tridimensionali con gli altri denti.
· Prova della struttura: viene realizzata dall’odontotecnico la struttura del ponte definitivo, che può essere in materiale metallico o altro; questa serve a garantire la resistenza ai carichi masticatori. Viene provata sugli elementi pilastro per valutarne la precisione e la perfetta integrazione.
· Ponte definitivo: si realizza il ponte definitivo che avrà il colore dei denti adiacenti. Viene provato in bocca ed eventualmente cementato.