Parodontite, non facciamoci prendere dal panico
Per prima cosa non facciamoci prendere dal panico! La parodontite è una malattia irreversibile cronica che colpisce l'apparato di sostegno del dente.Come si evince dalla definizione, è una patologia irreversibile ma della quale è possibile arrestarne l'evoluzione.Una volta che il tessuto osseo, in seguito a stimoli patogeni, ha avuto una recessione, portando all'esposizione della dentina radicolare, è impossibile che possa rigenerarsi tornando ad una restitutio ad integrum.
Allora in questi casi cosa possiamo fare?
Quando parliamo della cura della parodontite senza intervento chirurgico non ci riferiamo all’uso del laser per il quale non ci sono dati in letteratura scientifica che ne giustifichino l’utilizzo in parodontologia, così come affermato dalla Società Italiana di Parodontologia.
La terapia non chirurgica prevede diverse sedute per rimuovere accuratamente la placca e il tartaro nelle tasche gengivali.
In passato attraverso appositi strumenti, le curettes manuali, venivano raschiate le pareti gengivali in modo da rimuovere i tessuti molli della tasca parodontale ed eventualmente i tessuti necrotici della radice lasciando così la superficie radicolare pulita e liscia per favorire la guarigione dei tessuti parodontali.
Oggi i concetti sono rimasti gli stessi solo che grazie alle curettes soniche che dispongono di un movimento oscillatorio tridimensionale, riusciamo ad eseguire in modo molto più accurato, veloce e performante le pulizie di queste tasche riducendo il disagio per il paziente.
Subito dopo il trattamento le gengive appariranno gonfie e irritate, ma già pochi giorni dopo cominceranno a sgonfiarsi e a riaderire normalmente al dente. Nelle settimane successive alla pulizia si ha un ritiro più o meno lieve della gengiva perchè questa si sgonfia (guarigione), essendo prima tumefatta e sanguinante.
Si ha poi un aumento della sensibilità al freddo per qualche mese che può essere controllato mediante l’uso di dentifrici per denti sensibili. Infine si ha un aumento temporaneo della mobilità dei denti che riprendono la loro stabilità dopo circa 4 settimane.